Il provvedimento urgente, che riguarda le sanzioni, è stato approvato dalla Duma, e si basa sul principio della “corresponsabilità”.
L’Unione Europea continua la sua politica sulle sanzioni nei confronti della Russia. Il provvedimento urgente è stato approvato dalla Duma alla sua riapertura. Secondo quanto stabilito all’interno del provvedimento, le famiglie russe che non riescono più a pagare le bollette di gas, luce ed elettricità devono sparire.
La nuova misura, che non prevede alcun incentivo, si limita ad attuare il principio della «corresponsabilità» all’interno dei condomini con più di quattro appartamenti. Secondo quanto stabilito dal provvedimento in questione, avverrà la presa in carico dei debiti degli inquilini morosi da parte dei vicini. Secondo il Cremlino si tratta di un’ingiustizia sociale. Gli economisti invece, sostengono che la misura sia uno stratagemma, attuato per far sparire i nuovi poveri all’interno di una nuova contabilità.
Le difficoltà nei settori della produzione
«Abbiamo bruciato quasi cento miliardi di dollari per tenere in piedi la nostra economia». Sono queste le parole di Olga Skorobatova, vicegovernatrice della Banca centrale russa. È chiaro che le sanzioni creino un impoverimento collettivo. Ad esempio, Aeroflot è obbligata a smontare i propri aerei che coprivano tratte extra nazionali per trovare pezzi di ricambio.
Invece Yandex, il più diffuso servizio di taxi, a causa della mancanza di auto occidentali, ha dovuto fare ricorso alle auto Lada di produzione russa, meno comode e sicure. La produzione è ferma, ed il governo ha stimato un crollo del 90% nel comparto delle automotive.
Ruben Yenikolopov, il rettore della Scuola russa di economia, ha parlato della situazione: «La crisi dell’economia russa non è una caduta rapida ma una contrazione lenta e graduale che durerà per alcuni anni. Se vi è capita di incontrare un boa che stritola lentamente al posto di una vipera dal morso letale, non è sempre una buona notizia».